Scelta rigorosa di materie prime di qualità, rispetto della disponibilità dei prodotti di stagione e delle tradizioni. E la nostra fantasia che sa trovare un giusto equilibrio tra tradizione e innovazione, tra gusti dimenticati e da riscoprire.
Così nascono le nostre Specialità, semplici e buone.
Storia: Il polpettone di verdure alla Genovese è una pietanza di tradizione ligure, un piatto povero ma profumato e ricco di gusto.
Il polpettone non ha secoli e secoli di storia, nasce quando le patate, le vere regine di questo piatto, iniziano a comparire sulle nostre tavole. La tradizione vuole che ogni famiglia abbia la propria personale ricetta.
Preparazione: Noi utilizziamo patate e fagiolini e il profumo della maggiorana. Piccoli segreti tramandati di generazione in generazione.
I consigli: E’ buona tiepida.
Si consiglia di scaldare o in forno normale tenendola coperta con alluminio, in microonde oppure a bagno maria.
La conservazione: 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Storia: La melanzana ha una storia singolare: portate in Europa dagli Arabi, hanno attraversato i secoli e le leggende. Fino al VII secolo però, non la si conosceva nel nostro continente, dove arrivò quando gli Arabi conquistarono la penisola iberica.
Oggi è diventato un ingrediente molto diffuso nella cucina mediterranea e un perfetto ingrediente per il nostro polpettone.
Preparazione: Melanzane, patate, prezzemolo, basilico fresco, aglio, parmigiano reggiano e uova.
I consigli: Deliziosa tiepida.
Si consiglia di scaldare o in forno normale tenendola coperta con alluminio, in microonde oppure a bagno maria.
La conservazione: 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Prodotto Stagionale
Storia: È un piatto, in origine di recupero, dell’antica tradizione genovese. E’ composto da una tasca di vitello ripiena di verdura e frattaglie (tra cui: animella, cervella, testicoli e poppa), piselli, uova, formaggio e poi cotta nel brodo di verdure per qualche ora.
Si serve dopo averla fatta riposare con un peso sopra. Le nonne utilizzavano il ferro da stiro di ghisa. La funzione è quella di far uscire il brodo rimasto e dare la caratteristica forma.
Preparazione: La cima, che si mangia sia fredda sia tiepida, è nella nostra versione moderna prodotta con carne di vitello, salumi, uova, parmigiano e altri ingredienti sapientemente miscelati.
I consigli: Si mangia sia fredda sia tiepida.
La conservazione: 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Storia: Le verdure ripiene al forno sono un grande classico della cucina genovese, servite sia come antipasto che come seconda portata.
Un piatto povero che in origine prevedeva un ripieno di magro, cioè privo di carne o simili. Oggi è consuetudine prepararlo anche con della carne tritata, del prosciutto o della mortadella. Una lavorazione sapiente trasforma degli ingredienti “poveri”, come le verdure dell’orto in una pietanza appetitosa.
Preparazione: Le prepariamo con zucchini, peperoni e cipolle, carne di vitello e salumi, parmigiano e ricotta.
I consigli: Buone tiepide possono essere scaldate a bagno maria, in forno normale (coperte) o a microonde.
La conservazione: 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Storia: Il minestrone alla genovese, “menestrón a zeneize”, è che una grande e ricca minestra con una grande quantità e qualità di verdure rigorosamente di stagione e alcuni legumi, anche secchi, il tutto aromatizzato con pesto o con un soffritto. Non a caso il miglior minestrone, che si prepara anche in inverno con una composizione più ridotta, è quello che si cucina a partire dalla tarda primavera, periodo in cui inizia ad essere presente sulle nostre tavole una gran varietà di verdure.
Il minestrone alla genovese è una ricetta di tradizione che parla di casa, di famiglia, difficilmente si può trovarne un’origine se non nella notte dei tempi.
Preparazione: Proprio perché il minestrone è un piatto di famiglia, una ricetta codificata e precisa non esiste: va.
Seguiamo però delle regole ben precise che, se non rispettate, trasformano il Minestrone alla Genovese in un minestrone qualsiasi.
La prima è la lunga cottura: il miglior minestrone è quello che si preparava lasciando che le verdure cuociano lentamente a fuoco basso.
Altra caratteristica è lo spessore: si dice che non è minestrone se un cucchiaio, piantato al suo interno, non resta in piedi, sostenuto dalla corposità della minestra: se questo avviene, il minestrone si può dire perfetto. Noi lo facciamo così.
Il pesto non lo mettiamo, ma potete aggiungerlo a piacere.
I consigli: Ottimo sia freddo sia tiepido a seconda della stagione o della vostra preferenza.
La conservazione: 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C
Storia: La torta Baciocca è una ricetta tipica ligure e come molte delle ricette tipiche ognuno ha la sua preparazione speciale. Chi la fa con il lardo, chi la fa senza, chi solo con patate e aromi, chi con cipolle chi con la sfoglia, chi con la matta e chi senza pasta intorno. Chi coperta e chi scoperta… Quello che non possono mancare ovviamente sono le patate e le cipolle, che sono gli ingredienti principali di questa torta salata.
Preparazione: Noi la prepariamo con le patate e le cipolle , pancetta, stracchino, formaggio grana e uova.
I consigli: Ottima tiepida.
Si consiglia di scaldare o in forno normale tenendola coperta con alluminio, in microonde oppure a bagno maria.
La conservazione: 3 giorni dopo l’acquisto se conservata a +4°C